mercoledì 29 aprile 2009

siiiii!!!!
vi prego ditemi che è la verità!!!
ci sono riuscita anch'io....e l'ho fatto da sola!!!!!!!SIII!!!!
SI !!!!
--DIABLO!!!=)

lunedì 27 aprile 2009

ciao

ciao ciao

uh uh

ma vaaaaaaaaaaaaaaaaaa..ce l'abbiamo fatta anche io e la pazaz!!!=) hihihi...

ciaoooooooooooooooooooooooo

ehiiiiiii ci sono entrata anche io qui dentrooooooooooooo!!!! hihihihihihihi buahahahahahahah!!!!!! by jè
Buahahahahahahahahahahah!!!!! sono entrata ank iooooooooooooooooooooo!!!!!! by jè

ce l'abbiamo fattaaaaaaaaaaaaaaaaaa

prof, io la ale ci siamo riuscite.... un più per noi!!

an, quasi mi dimenticavo, noi siamo la selenia rudich e la ale instabile mentalmente....
ciao ciao

domenica 26 aprile 2009

prof...è stato più facile crearlo questo blog che capire come scriverci!! comunque ce l'ho fatta!! =ilaria=

venerdì 24 aprile 2009

GALILEO per IV
Galileo Galilei (Pisa 1564, Arcetri, Firenze, 1642) vive in un periodo in cui, soprattutto grazie all’opera di Tommaso D’Acquino (1226-1274), l’eliocentrismo proposto da Aristotele è visto come un dogma religioso e, quindi, confutare tale visione dell’universo vuol dire anche andare contro il potere della Chiesa. Ciò nonostante si diffuse (per merito della prefazione, a cura del teologo Andrea Osiander, in cui si sostiene che il modello copernicano non pretende di essere più vero di quello tolemaico-aristotelico ma solo di essere un procedimento di calcolo che meglio si adatta alle osservazioni) l’opera De Rivolutionibus di Copernico (1473-1543) secondo cui:i) l’universo è sferico, finito e delimitato dalle stelle fisse;ii) il Sole si muove al centro dell’universo;iii) i pianeti, compresa la Terra, girano attorno al Sole di moto circolare uniforme;iv) la Terra si muove di moto:- di rivoluzione attorno al Sole descrivendo una circonferenza completa in un anno;- di rotazione diurna, descrivendo un giro in 24 ore, con asse di rotazione obliquo rispetto al piano dell’eclettica;- di “precessione degli equinozi” o di librazione dell’asse di rotazione sul piano dell’ecclettica.Nel 1609, ispirandosi alla notizia secondo cui degli olandesi avevano costruito un “occhiale” che rendeva visibili gli oggetti lontani, Galilei realizzò un cannocchiale che gli permise di osservare che:- la Via Lattea era costituita da miriadi di stelle;- il paesaggio lunare era molto simile a quello terrestre;- oltre a quelli già conosciuti, esistevano altri quattro pianeti satelliti di Giove che, in onore dei granduchi di Toscana, chiamò Astri Medicei.Galilei pubblicò, in latino per permetterne una rapida diffusione, tali scoperte nel 1610 nel Sidereus Nuncius. Ma furono le osservazioni successive che indussero Galilei ad abbracciare, definitivamente, il Copernicanesimo. (Usiamo il termine definitivamente in quanto, in una lettera a Keplero del 4 agosto 1597, Galilei confessa che “già da alcuni anni” aderiva alla teoria di Copernico, in quanto “muovendo da tale posizione ho scoperto le cause di molti effetti naturali […], inesplicabili secondo l’ipotesi corrente”.) Trasferitosi a Firenze con l’incarico di professore sopraordinario e filosofo del granduca di Toscana senza l’obbligo d’insegnamento scoprì:- le fasi di Venere che gli permisero di stabilire che, al contrario di quanto affermato dalla teoria tolemaica, tale pianeta gira intorno alla Terra e non al Sole;- gli anelli di Saturno (che pensava fossero due satelliti);- le macchie solari che gli permisero di distruggere il dogma aristotelico della incorruttibilità dei cieli e del dualismo tra cielo e terra.L’uso del cannocchiale permise inoltre di far cadere tutta una serie di obiezioni all’ipotesi copernicana che fino a quel momento erano, a molti, apparse fondate e inconfutabili (ad esempio l’ipotesi che la natura terrestre di un pianeta gli impedirebbe di muoversi è stata smentita dal fatto che la Luna, che ha una natura terrestre, si muove).Le scoperte e le posizioni eliocentriche di Galilei nonostante lo “scandalo” sollevato in un primo momento sembrava fossero accettate ma nel 1612, anno della pubblicazione del suo testo Discorso sulle cose che stanno in su l’acqua fu accusato di eresia e denunziato al Santo Uffizio da Nicolò Lorino. A Galilei, ufficialmente, veniva contestato il contrasto della teoria eliocentrica con il passo della Bibbia in cui Giosuè ritarda il tramonto ordinando al Sole di fermarsi ma, in realtà, le ragioni dell’opposizione teologica erano che il copernicanesimo andava contro i quadri tradizionali dell’insegnamento ecclesiastico. Galilei cercò di difendersi da tale accusa con quattro lettere (indirizzate a Benedetto Castelli, a monsignor Pietro Dini e alla granduchessa madre Cristina di Lorena), note come “lettere copernicane”, in cui l’autore oltre all’obiettivo già menzionato cerca di fondare l’autonomia della ricerca scientifica rispetto all’autorità religiosa. Nella lettera alla granduchessa Cristina di Lorena Galilei scrive: “Io qui direi quello che intesi da persona ecclesiastica costituita in eminentissimo grado, ciò è l’intenzione dello Spirito Santo essere d’insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo. Ma torniamo a considerare, quanto nelle conclusioni naturali si devono stimar le dimostrazioni necessarie e le sensate esperienze, e di quanta autorità le abbino reputate i dotti e i santi teologi... Stante questo, ed essendo, come si è detto, che due verità non possono contrariarsi, è officio de’ saggi espositori affaticarsi per penetrare i veri sensi de’ luoghi sacri, che indubitabilmente saranno concordanti con quelle conclusioni naturali, delle quali il senso manifesto o le dimostrazioni necessarie ci avessero prima resi certi e sicuri. Anzi, essendo, come si è detto, che le Scritture per l’addotte cagioni ammettono in molti luoghi esposizioni lontane dal significato delle parole, e, di piú, non potendo noi con certezza asserire che tutti gl’interpeti parlino inspirati divinamente, poi che, se cosí fusse, niuna diversità sarebbe tra di loro circa i sensi de’ medesimi luoghi, crederei che fusse molto prudentemente fatto se non si permettesse ad alcuno impegnare i luoghi della Scrittura ed in certo modo obligarli a dover sostenere per vere queste o quelle conclusioni naturali, delle quali una volta il senso e le ragioni dimostrative e necessarie ci potessero manifestare il contrario. E chi vuol por termine alli umani ingegni? chi vorrà asserire, già essersi veduto e saputo tutto quello che è al mondo di sensibile e di scibile?” Ma nonostante i tentativi di ridefinire i rapporti tra fede e scienza nel febbraio del 1916 la teoria eliocentrica fu condannata dalla Chiesa e a Galilei fu ingiunto di abbandonare tale teoria. In questo stesso anno Galileo affronta il fenomeno delle maree spiegandolo come dovuto dai movimenti di rotazione e di rivoluzione della Terra. Ritenendo che ciò potesse costituire una prova fisica del Copernicanesimo nel 1632 egli pubblica il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano (il cui titolo in origine doveva essere Dialogo sopra il flusso e il riflusso delle maree). Tale opera, scritta in volgare in modo da essere rivolta ad un pubblico più ampio e meno prevenuto di quello accademico, è un dialogo, scandito in quattro giornate, tra Simplicio (aristotelico e tolemaico), Salviati (copernicano convinto) e Sagredo (giovane curioso e antidogmatico, pronto ad ascoltare e “pesare” le ragioni dell’uno e dell’altro). Gli interlocutori confrontano i due “massimi sistemi del mondo” senza, però, mai affermare esplicitamente quale sia il più corretto tra i due. In realtà l’obiettivo di Galileo è quello di dimostrare l’insostenibilità della fisica aristotelica (ad esempio emerge la critica alla distinzione tra mondo terreste e mondo celeste), la verità della teoria copernicana (ad esempio emerge la critica degli argomenti adotti contro la possibilità del moto della Terra) e l’esistenza di una vera e propria prova (oggi ritenuta erronea) di carattere fisico del Copernicanesimo, ossia della spiegazione del fenomeno delle maree.
prof...ma io non sono neanche in grado di scrivere...chissa dove va a finire sta roba...meglio restare nell'anonimato!!!

giovedì 23 aprile 2009

Ma prof...
Cos'è che bisognava copiare qui?
^^
Beatrice

lunedì 20 aprile 2009

ha perfettamente ragione prof sono veronica numero 22 adesso può mettere il più!

affermativo

hei sono entrata anche io, è stato emozionante..... ah sono colecchia

domenica 19 aprile 2009

ce l'ho fatta!

prof un più!!!sono entrata!!